UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in Caritate – 9/3 (2016)

«Con cuore addolorato ho seguito le tristi notizie degli attentati terroristici avvenuti ieri a Bruxelles, che hanno causato numerose vittime e feriti. Assicuro la mia preghiera e la mia vicinanza alla cara popolazione belga, a tutti i familiari delle vittime e a tutti i feriti. Rivolgo nuovamente un appello a tutte le persone di buona volontà per unirsi nell’unanime condanna di questi crudeli abomini che stanno causando solo morte, terrore o orrore.
21 Aprile 2016

Con cuore addolorato…
«Con cuore addolorato ho seguito le tristi notizie degli attentati terroristici avvenuti ieri a Bruxelles, che hanno causato numerose vittime e feriti. Assicuro la mia preghiera e la mia vicinanza alla cara popolazione belga, a tutti i familiari delle vittime e a tutti i feriti. Rivolgo nuovamente un appello a tutte le persone di buona volontà per unirsi nell’unanime condanna di questi crudeli abomini che stanno causando solo morte, terrore o orrore. A tutti chiedo di perseverare nella preghiera e nel chiedere al Signore, in questa Settimana Santa, di confortare i cuori afflitti e di convertire i cuori di queste persone accecate dal fondamentalismo crudele, per l’intercessione della Vergine Maria. Facciamo la preghiera: “Ave o Maria, …” Adesso, in silenzio, preghiamo per i morti, per i feriti, per i familiari e per tutto il popolo belga»: con queste parole papa Francesco ha concluso l’udienza pubblica del 23 marzo, con la quale il papa ha voluto manifestare, ancora una volta, la vicinanza a tutti coloro che hanno sofferto e soffrono per la «barbarie» del terrorismo, e chiedere al Signore la «conversione» di coloro che sono «accecati dal fondamentalismo crudele». Si tratta così di condividere il dolore di tanti e di proseguire sulla strada della creazione di una cultura dell’accoglienza per costruire la pace, che deve fondarsi su una condanna senza “se” e senza “ma” della violenza, tanto più quando questa prova a nascondersi dietro alla religione. Mentre non sono mancate le voci urlate che chiedono di far ricorso alle armi, in tanti, in queste ore, hanno condannato quanto avvenuto a Bruxelles, confermando, al tempo stesso, il proprio impegno per vincere la violenza con la riconciliazione e con il dialogo in nome di quei valori umani che appartengono al patrimonio del dialogo ecumenico e del dialogo interreligioso, così come si è venuto sviluppando in questi anni, soprattutto dopo la celebrazione del concilio Vaticano II.
Il testo integrale del discorso di papa Francesco dell’udienza di mercoledì 23 marzo si può leggere nella Documentazione ecumenica, dove si può trovare anche il discorso del papa in occasione dell’udienza a Abuna Matthias I, Patriarca della Chiesa Ortodossa Tewahedo di Etiopia, il 29 febbraio, un’udienza nella quale il papa ha ricordato il valore delle comunità cristiane per la vita del Medio Oriente, ponendo ancora una volta la questione dei martiri cristiani del XXI secolo, come fonte di un cammino ecumenico che deve vivere nella testimonianza e per la testimonianza dell’evangelo; sempre nella Documentazione ecumenica si trova l’enciclica del Patriarca Ecumenico Bartolomeo sulla convocazione del Sinodo panortodosso la cui celebrazione è ormai imminente; tra i molti temi indicati viene toccata anche la questione dell’unità che appare particolarmente importante in questi tempi «critici» dal momento che «l’unità della Chiesa deve costituire l’esempio di unità della umanità, lacerata dalle divisioni e dai conflitti».
In questo numero di Veritas in caritate, che era stato chiuso il 19 marzo, si è dato ancora ampio spazio all’incontro tra papa Francesco e il patriarca Kirill, con la pubblicazione di commenti, in Per una rassegna stampa sull’Ecumenismo, così da favorire un approfondimento sul signficato religioso di questo incontro che ha avuto e avrà conseguenze non solo nelle relazioni tra Roma e Mosca ma anche nell’intero movimento ecumenico; nella Documentazione ecumenica si può leggere la lettera di papa Francesco a mons. Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyč, primate della Chiesa greco-cattolica di Ucraina, nella quale il papa parla delle sofferenze del passato e della vitalità del presente di queste comunità, nella prossimità del 70° anniversario delle leggi promugate da Stalin con le quali le comunità greco-cattoliche vennero messe fuori legge e iniziò una nuova stagione di persecuzione.
Nelle scorse settimane numerosi, così come si può vedere nella Agenda, sono stati gli incontri ecumenici, tra i quali vanno ricordati quelli a commento dell’encilica Laudato sì, con una dimensione che va ben oltre a quella ecumenica, e quelli sul dialogo ebraico-cristiano, che mostano la pluralità di forme assunte da questo dialogo in questi ultimi anni.
Il 4 marzo è scomparso il pastore Domenico Maselli (1933-2016): Maselli è stata una voce libera nel cristianesimo in Italia, contribuendo alla conoscenza della storia del cristianesimo con i suoi preziosi contributi scientifici, favorendo il dialogo ecumenico con la sua appassionata testimonianza evangelica, affermando il principio fondamentale della libertà religiosa, tanto da battersi, soprattutto durante i suoi mandati da parlementare, per l’approvazione di una legge proprio sulla libertà religiosa. La sua opera ha arricchito la Chiesa e la società in Italia, aprendo tante strade di dialogo e di confronto, che hanno coinvolto uomini e donne, molti dei quali si sono ritrovani nella Chiesa di San Frediano, a Lucca, per dare l’ultimo saluto terreno al pastore Maselli, la cui memoria deve essere conservata e studiata come un dono prezioso di Dio.
La scomparsa del pastore Maselli è avvenuta alla vigilia di un momento particolarmente significativo per il dialogo ecumenico in Italia: il 5 marzo una delegazione della della Tavola Valdese e del Sinodo delle Chiese Valdesi e Metodiste ha incontrato papa Francesco, in Vaticano, proseguendo il cammino verso una comunione riconciliata.
Il presente numero di «Veritas in caritate» è stato chiuso sabato 19 marzo nel primo anniversario del ritorno alla Casa del Padre del pastore Renzo Bertalot, che è stato uno dei «pionieri» del movimento ecumenico in Italia, al di là del suo impegno per la promozione della traduzione interconfessionale della Sacra Scrittura: del pastore Bertalot viene ripubblicata una meditazione biblica nella sezione Memorie Storiche per ravvivare il ricordo di tanti che hanno seguito le sue lezioni, hanno ascoltato le sue riflessioni, hanno condiviso il suo lavoro di tradurre la Bibbia, hanno spesso respirato il suo sigaro, cogliendo sempre il suo infinito e gratuito amore per la Chiesa una.
A pochi giorni dalla celebrazione della Pasqua, in giorni soffocati dagli atti di violenza a Bruxelles e in tante altre parti del mondo, si vuole rivolgere un augurio a tutti i lettori di «Veritas in caritate» riprendendo le parole di papa Francesco, nell’udienza del 23 marzo, «mentre teniamo fisso lo sguardo sulla passione e la morte del Signore, accogliamo nel nostro cuore la grandezza del suo amore e, come la Madonna il Sabato, in silenzio, nell’attesa della Risurrezione.»
Riccardo Burigana
Venezia, 24 marzo 2016

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