UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 3/2 2010

«La via irreversibile»: con queste parole, nella prolusione al Consiglio permamente della Conferenza Episcopale Italiana il 25 gennaio 2010, il il cardinale Angelo Bagnasco ha definito la strada del dialogo tra cattoilci e ebrei commentando la visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma. La visita ha mostrato l’amore con il quale la Chiesa Cattolica persegue il dialogo con gli ebrei, tanto più che il papa ha indicato nel Decalogo, e più in generale nella Scrittura, il punto di riferimento per un cammino nel quale testimoniare il comune patrimonio spirituale.
22 Febbraio 2010
La via irreversibile
 «La via irreversibile»:  con queste parole, nella prolusione al Consiglio permamente della Conferenza Episcopale Italiana il 25 gennaio 2010, il  il cardinale Angelo Bagnasco ha definito la strada del dialogo tra cattoilci e ebrei commentando la visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma. La visita ha mostrato l’amore con il quale la Chiesa Cattolica persegue il dialogo con gli ebrei, tanto più che il papa ha indicato nel Decalogo, e più in generale nella Scrittura, il punto di riferimento per un cammino nel quale testimoniare il comune patrimonio spirituale.  L’omaggio reso dal papa ai superstiti «del dramma singolare e sconvolgenete della Shoah» è stato un segno ben preciso dell’impegno della Chiesa per riaffermare «un irrinunciabile clima di rispetto e di amicizia che, vincendo ogni traccia di odio, sconfigga i focolai talora riaffioranti di antisemitismo come pure di xenofobia». Nella sua prolusione il cardinale Bagnasco ha parlato anche «della ansia per l’unità quale aspirazione indispensabile a rendere credibile nel mondo d’oggi l’annuncio evangelico», richiamando la conferenza di Edimburgo del 1910 ma soprattutto i passi compiuti dalla Chiesa Cattolica in questo senso, dal decreto Unitatis redintegratio del concilio Vaticano II fino alle riflessioni di Benedetto XVI nella Catechesi del mercoledì 20 gennaio 2010, con un forte richiamo alla centralità della preghiera nel cammino ecumenico. La centralità della preghiera per l’unità emerge come uno degli elementi fondamentali dei tanti incontri che hanno animato in tante diocesi la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, così come si ricava dall’ampio elenco di iniziative presenti in questo numero di Veritas in caritate, dove, nella sezione Per una rassegna stampa sull’Ecumenismo, si è cominciato a pubblicare le cronache di questi incontri. Della ricchezza del dialogo ecumenico, alla quale si può richiamare anche l’apertura della pagina web vvw.vivailconcilio.it, si possono cogliere ulteriori aspetti ripercorrendo quanto fatto per la Giornata dell’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico, celebrata in un arco di tempo molto ampio e in forme molto varie, che dimostrano quanto questa Giornata si sia radicata nel contesto, non solo ecclesiale, italiano. Nella Documentazione Ecumenica sono state riprodotte le parole del cardinale Severino Poletto, in occasione della sua recente visita alla sinagoga di Torino, il 16 febbraio 2010, per favorire la riflessione sulle ragioni profonde dell’importanza del dialogo tra ebrei e cristiani.
 Delle numerose iniziative che arricchiscono il dialogo ecumenico in Italia, così come si deduce solo scorrendo gli appuntamenti del mese di febbraio, pare importante ricordare il prossimo Convegno nazionale dei delegati diocesani, che si svolgerà a Ancona nei giorni 1-3 marzo, sotto la guida di mons. Ercole Lupinacchi, eparca di Lungro, da qualche mese presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo. Il Convegno affronterà il tema de  L’Ortodossia in Italia: nuove sfide pastorali, nuovi incontri spirituali, con una serie di interventi che proporranno una riflessione sullo stato del dialogo ecumenico in Italia, con particolare attenzione alle relazioni tra Chiesa cattolica e comunità ortodosse, un quadro storico dell’ortodossia, una rassegna delle questioni teologiche ancora aperte tra cattolici e ortodossi, un confronto tra l’esperienza monastica in Occidente e in Oriente; nel convegno si parlerà anche della Chiesa Ortodossa nel passato e nel presente della storia d’Italia e verrà presentata prima una ricerca sui matrimoni misti in Italia e poi il Vademecum per i servizi pastorali agli ortodossi, preparato dalla Conferenza Episcopale Italiana per una pastorale sempre più ecumenica a partire da una conoscenza diretta della posizione della Chiesa Cattolica su quegli aspetti che suscitano domande nei rapporti con gli ortodossi in Italia. Alla viglia del convegno di Ancona il Centro per l’Ecumenismo in Italia procederà a un ampio aggiornamento della propria pagina web, a cominciare dall’Annuario per l’Ecumenismo in Italia in modo da contribuire alla informazione e alla conoscenza del dialogo ecumenico in Italia. Sempre nel mese di marzo è previsto il convegno Futuro di un cammino lungo cento anni. Edimburgo 1910 tra memoria, identità e progetto, promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia, per sottolineare l'attualità del rapporto fra ecumenismo e missione e di valutare le prospettive attuali e future della missione, nelle diverse chiese cristiane, nella prospettiva della celebrazione di un anniversario,  che favorisca una migliore comprensione di quanto è stato fatto e quanto resta da fare per l’unità della Chiesa; del convegno, che si terrà a Venezia il 25 marzo, viene allegato a questo numero di Veritas in caritate il programma.
 Questo numero è stato chiuso il 17 febbraio, nel giorno nel quale si fa memoria della concessione della «libertà di culto» da parte di Carlo Alberto, re di Sardegna; in questi ultimi anni sempre più questa giornata è diventata un’occasione per una riflessione ecumenica sul presente con la partecipazione di cristiani di tradizioni diverse. Per favorire l’approfondimento di questa riflessione si è pensato di pubblicare, nella sezione Memorie Storiche, una lettera di mons. Pietro Giachetti, a lungo vescovo di Pinerolo, indirizzata al Sinodo Valdo-Metodista del 1987: l’opera di mons. Giachetti rappresenta un dono prezioso per comprendere quanto sia importante l’umile ubbidienza alla Parola di Dio per vivere il mistero della Chiesa Una.
 Infine vorrei informare tutti coloro che ricevono Veritas in caritate che dal prossimo numero la rivista subirà una profonda revisione per migliorare la sua lettura e la sua consultazione, recependo così suggerimenti e proposte che in questi mesi sono giunte alla redazione di Veritas in caritate.
Riccardo Burigana
Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia
Venezia,  17 febbraio  2010
 
 
 

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