UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 3/4 2010

Il convegno per il 100° anniversario della Conferenza Mondiale Missionaria a Edimburgo, promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia e tenutosi a Venezia il 25 marzo, offre l’opportunità per una riflessione su questo anniversario, in attesa della Conferenza mondiale a Edimburgo, che si terrà la prima settimana di giugno; ...
30 Aprile 2010
Il futuro di un cammino
 Il convegno per il 100° anniversario della Conferenza Mondiale Missionaria a Edimbutgo, promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia e tenutosi a Venezia il 25 marzo, offre l’opportunità per una riflessione su questo anniversario, in attesa della Conferenza mondiale a Edimburgo, che si terrà la prima settimana di giugno; in particolare, proprio alla luce delle tante iniziative, di vario genere, dal convegno, al seminario, al ciclo di studi, il centenario della Conferenza Mondiale di Edimburgo del 1910 è diventata l’occasione non solo per ripensare alle radici del dialogo ecumenico del XX secolo, ma soprattutto al futuro del dialogo ecumenico, nella prospettiva di un maggior impegno dei cristiani per una testimonianza comune, che mostri con maggiore chiarezza il volto missionario della Chiesa. Da questo punto di vista il convegno di Venezia, del quale si può leggere la lucida cronaca di Brunetto Salvarani nella sezione Per una rassegna stampa dell’ecumenismo, è stato esemplare per la pluralità di voci che si sono interrogate sullo stato del dialogo ecumenico e sui possibili e quanto mai necessari sviluppi per rendere sempre più forte i rapporti i cristiani, senza tacere differenze e questioni aperte, legando questa riflessione a una conoscenza delle vicende storiche come premessa irrinunciabile per rimuovere pregiudizi e precomprensioni che ancora permangono nelle Chiese quando si affronta il tema di un futuro insieme. Nei prossimi mesi non mancheranno le occasioni per una riflessione collegiale nelle singole comunità e nella Chiesa universale su questa prospettiva del dialogo ecumenico, con le sue sfide per il presente guardando al futuro, come dimostrano i tanti incontri dei quali si trova notizia nella sezione Agenda Ecumenica. Nel mese di aprile il presente ecumenico è stato caratterizzato dalla celebrazione della Pasqua nello stesso giorno da parte di tutti i cristiani, una circostanza che si ripeterà anche il prossimo anno; la coincidenza delle date ha ravvivato il dibattito sulla possibilità di giungere alla definizione di criteri che consentano di celebrare, ogni anno, la Pasqua nello stesso giorno. Di questo dibattito e di alcune celebrazioni ecumeniche nel giorno di Pasqua si può leggere qualcosa sempre nella sezione Per una rassegna stampa dell’ecumenismo, dove si trovano anche degli articoli su alcuni momenti particolarmente significativi del dialogo ecumenico, come la celebrazione della XIII Assemblea della Conferenza delle Chiese Cristiane in Asia e della preparazione delle Chiese luterane alla XI Assemblea generale, prevista per la fine di luglio a Stoccarda. Sempre in questa sezione si trova un’intervista al padre Romano Scalfi, fondatore e animatore di Russia Cristiana, che quest’anno ricorda il 50° anniversario della pubblicazione della propria rivista, che ha saputo nel corso degli anni essere fedele testimone dell’intuizione di padre Scalfi per un dialogo di conoscenza e di fraternità con l’oriente cristiano, in particolare con la Russia, in tempi nei quali il solo pensare a un dialogo sembrava essere un’utopia per le condizioni politiche nelle quali si trovava l’Europa orientale: i rigogliosi frutti della Fondazione Russia Cristiana testimoniano la forza profetica dell’opera di padre Scalfi.
 Nella sezione Documentazione ecumenica si è scelto di pubblicare solo due testi: il discorso di Benedetto XVI in occasione della sua visita alla Chiesa luterana di Roma nella convinzione che la lettura di questo discorso possa aiutare a comprendere l’importanza di questo gesto per il futuro del dialogo ecumenico e il messaggio pasquale del patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill, come segno tangibile di uno sforzo, al di là delle difficoltà contingenti, del mondo ortodosso a rafforzare il proprio impegno per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa.
 In questo numero si è poi dedicato ampio spazio al concilio Vaticano II che costituisce una fonte preziosa per un continuo aggiornamento della vocazione ecumenica della Chiesa con un invito perentorio a ogni cristiano a scoprire la dimensione quotidiana della testimonianza ecumenica della fede trinitaria. Non si tratta quindi semplicemente di evocare il Vaticano II, ma di riandare alle ricchezze teologiche, pastorali e spirituali del concilio per approfondire la recezione del Vaticano II in una prospettiva di continuità con le bimillenarie tradizioni della Chiesa. Anche per questo nella sezione Qualche lettura viene presentato il volume di O’Malley, proprio sul Vaticano II, recentemente tradotto in italiano; esso costituisce un utile strumento per comprendere il contesto di lungo periodo nel quale si colloca la celebrazione del concilio e la sua prima recezione, mettendo in evidenza quanto deve essere ancora fatto per la ricostruzione delle dinamiche storico-teologiche del Vaticano II, nonostante l’ampia bibliografia in continuo arricchimento con studi e fonti conciliari. Al concilio Vaticano II si richiama anche la scelta di pubblicare nella sezione Memorie storiche un testo di Maria Vingiani, fondatrice del SAE, anima del movimento ecumenico in Italia; si tratta di un suo intervento in una delle prime sessioni estive del SAE, che dal 1964 costituiscono uno dei momenti più forti del confronto ecumenico non solo da un punto di vista della condivisioni delle esperienze ecclesiali. Nell’ottica di una sempre migliore conoscenza del Vaticano II pare opportuno richiamare la pagina web www.vivailconcilio.it, sulla quale ci siamo già soffermati altre volte.
 Infine vorrei segnalare l’Associazione socio-culturale per l’Istituto di Studi Ecumenici come un possibile soggetto al quale destinare la proprio quota del 5 per mille nell’ambito del Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione socialee delle associazioni riconosciute (codice fiscale 94064590279). L’Associazione sostiene, con interventi mirati, l’attività dell’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino, con il quale il Centro per l’Ecumenismo  in Italia,  in questi suoi primi sedici mesi di vita, ha sviluppato un’intensa collaborazione scientifica per la creazione di un polo della alta formazione e della ricerca in campo ecumenico, con l’elaborazione di una serie di progetti dei quali daremo conto nei prossimi numeri di Veritas in caritate con la speranza di ricevere commenti e osservazioni. Si tratta di una collaborazione scientifica che si propone di sostenere gli uomini e le donne di buona volontà che vivono nella gioia della scoperta delle ricchezze dell’altro per la costruzione di una società fondata sull’ascolto e sul dialogo nella quale i cristiani possano proseguire il cammino instancabile, alimentato dalla preghiera quotidiana, per vivere l’unità visibile della Chiesa.
Riccardo Burigana
Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia
Venezia,  27 aprile  2010
 

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