UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 3/7 2010

Il 30 giugno è stato annunziato l’avvicendamento del cardinale Walter Kasper, per raggiunti limiti di età, con il vescovo di Basilea, mons. Kurt Koch, alla presidenza del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani; era una decisione nell’aria ormai da qualche mese, da quando sempre più numerose erano state le voci che indicavano la volontà del cardinale Kasper di lasciare la responsabilità del Pontificio Consiglio, ma nonostante questa notizia fosse per tanti versi attesa, essa ha suscitato una vasta eco non solo nella Chiesa Cattolica.
26 Luglio 2010
Il coraggio del dialogo
 
 Il 30 giugno è stato annunziato l’avvicendamento del cardinale Walter Kasper, per raggiunti limiti di età, con il vescovo di Basilea, mons. Kurt Koch, alla presidenza del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani; era una decisione nell’aria ormai da qualche mese, da quando sempre più numerose erano state le voci che indicavano la volontà del cardinale Kasper di lasciare la responsabilità del Pontificio Consiglio, ma nonostante questa notizia fosse per tanti versi attesa, essa ha suscitato una vasta eco non solo nella Chiesa Cattolica. In questi anni, fin dalla sua nomina come segretario del Pontificio Consiglio il 16 marzo 1999 e poi come presidente dal 3 marzo 2001 il cardinale Kasper ha testimoniato il suo amore per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa con il coraggio  del dialogo grazie al quale ha saputo superare le difficoltà e le tensioni che hanno segnato questi anni del suo servizio alla causa ecumenica. Il suo impegno si è venuto rafforzando con Benedetto XVI, a dispetto di coloro che pensavano - in tanti lo scrissero nelle settimane successive all’elezione di papa Ratzinger – che proprio questa elezione potesse mettere fine al suo servizio, in ricordo della forte dialettica che aveva caratterizzato i rapporti tra i due, soprattutto su alcune questioni ecclesiologiche, radicate nel concilio Vaticano II, la cui definizione era destinata a influenzare pesantemente il dialogo ecumenico. In un futuro prossimo non mancheranno le occasioni per cominciare a riflettere sul ruolo del cardinale Kasper nel Pontificio Consiglio, tanto più tenendo conto che quest’anno si celebra proprio il 50° anniversario della sua istituzione, ma sarebbe riduttivo, per quanto necessario, limitare a questo l’opera del cardinale Kasper che è stato uno dei protagonisti del dialogo ecumenico fin dai suoi primi passi nel mondo accademico tedesco e poi da vescovo di Rottenburg. Nella sezione Per una rassegna stampa sono stati ripubblicati due articoli su questo avvicendamento, mentre nella sezione Documentazione ecumenica è stata riprodotta la lettera con la quale mons. Koch ha salutato la sua diocesi; si è scelto di lasciare questa lettera in una delle sue lingue originali, in francese, contravvenendo per una volta la regola di pubblicare solo testi in italiano, ma è parso importante offrire questo testo come una sorta di presentazione del nuovo presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani anche a coloro che, in questi anni, non avessero apprezzato la sua convinta pazienza nel dialogo con i cristiani e la sua difesa della libertà religiosa come un bene prezioso e irrinunciabile per il futuro del mondo, alla luce di un’attenta lettura dei documenti del concilio Vaticano II. Sempre nella sezione Documentazione Ecumenica sono riprodotti i due interventi di Benedetto XVI in occasione della visita della delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli per la festa dei Ss. Pietro e Paolo e il discorso del papa alla Roaco, l’agenzia che si occupa dell’assistenza materiale e spirituale dei cristiani orientali, particolarmente impegnata anche nella prepazione del Sinodo dei vescovi del Medio Oriente. L’attenzione per il Medio Oriente viene rafforzata, nella stessa sessione, dal discorso del cardinale Jean-Louis Tauran in occasione della riunione annuale del Comitato scientifico della Fondazione Oasis di Venezia, dell’intervento di mons. Mario Toso sulla lotta contro ogni forma di discriminazione e dalla predica del cappuccino Paolo Martinelli in una delle celebrazione in ricordo del vescovo Padovese.
 Nelle settimane scorse sono scomparsi due pionieri del dialogo ecumenico: il padre Emanuele Lanne e il padre André Louf; del primo viene proposto un profilo biografico da parte di mons. Eleuterio Fortino, mentre del secondo si è pensato di riprodurre quanto comparso sulla pagina web della Comunità monastica di Bose per i rapporti di fraterna amicizia e di profondità spirituale che esistevano tra la Comunità e André Louf.  Sempre nella sezione Per una rassegna stampa si possono leggere le cronache delle attività di due gruppi ecumenici, il Gruppo  SAE di Messina e il Centro La Palma di Cefalù, per le quali si ringrazia Carmelo Labate, don Liborio Asciutto e Annalisa Misuraca per aver voluto condividere i passi del loro cammino ecumenico. In futuro Veritas in caritate sarà ben lieta di pubblicare resoconti e progetti di gruppi impegnati nel dialogo ecumenico, a cominciare da quanto si sta organizzando per la prossima Giornata per la Salvaguardia del Creato, proprio per promuovere una sempre migliore conoscenza di quanto viene fatto a livello locale in Italia per sviluppare ulteriormente la dimensione ecumenica della testimonianza cristiana.
 Nella sezione Memorie Storiche si può leggere un intervento di Maria Vingiani in occasione di una sessione estiva di formazione ecumenica del SAE del 1969; questa scelta nasce dal desiderio di ringraziare pubblicamente Maria Vingiani per la sua opera per la promozione dell’ecumenismo in Italia nella prossimità della XLVII Sessione del SAE, che si aprirà a Chianciano domenica 25 luglio; in questa prospettiva si colloca anche l’articolo di Marco Roncalli sul ruolo fondamentale giocato da Maria Vingiani per l’incontro tra papa Giovanni e l’ebreo Jules Isaac nel giugno del 1960.
  Infine vorrei segnalare che da questo numero, anche per cercare per andare incontro alle richieste di alcuni lettori, si propone una diversa articolazione dei principali convegni, dei quali non viene riportata solo la notizia ma anche il programma giorno per giorno, in modo da favorire la conoscenza e la partecipazione a questi momenti di formazione e di riflessione in campo ecumenico. Il prossimo numero, nel quale si darà conto dell’ampio aggiornamento della pagina web del Centro per l’Ecumenismo in Italia, sarà chiuso il 6 agosto, nel giorno nel quale fare memoria del ritorno alla casa del Padre di Paolo VI, il papa del Concilio Vaticano II e della sua prima recezione, e di mons. Pietro Giachetti, pastore instancabile nella costruzione di una Chiesa ecumenica.                             
 
Riccardo Burigana
Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia
Venezia,  19 luglio  2010