UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 3/9 2010

Con queste parole papa Benedetto XVI ha definito lo stato dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana in uno dei suoi discorsi durante il viaggio apostolico in Scozia e in Inghilterra; nell’esprimere la profonda gioia per lo stato dei rapporti tra cattolici e anglicani, a cinquant’anni dal primo incontro ufficiale tra Giovanni XXIII e l’arcivescovo di Canterbury Geoffrey Fisher, dopo secoli di silenzi e contrapposizioni, papa Benedetto XVI non ha taciuto le difficoltà che segnano il dialogo ecumenico, soprattutto alla luce di una serie di decisioni prese dalla Chiesa episcopaliana e dalla Chiesa d’Inghilterra.
5 Ottobre 2010
Una profonda amicizia
Con queste parole papa Benedetto XVI ha definito lo stato dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana in uno dei suoi discorsi durante il viaggio apostolico in Scozia e in Inghilterra; nell’esprimere la profonda gioia per lo stato dei rapporti tra cattolici e anglicani, a cinquant’anni dal primo incontro ufficiale tra Giovanni XXIII e l’arcivescovo di Canterbury Geoffrey Fisher, dopo secoli di silenzi e contrapposizioni, papa Benedetto XVI non ha taciuto le difficoltà che segnano il dialogo ecumenico, soprattutto alla luce di una serie di decisioni prese dalla Chiesa episcopaliana e dalla Chiesa d’Inghilterra. Queste decisioni sembrano aver acuito le questioni ancora aperte, allontanando le possibili soluzioni per giungere a una piena comunione, alla quale per anni cattolici e anglicani hanno lavorato come mostrano i risultati della Commissione internazionale cattolico-anglicana oltre che i molti dialoghi locali. Alla visita di papa Benedetto XVI il presente numero di Veritas in caritate dedica ampio spazio con la ri-pubblicazione di una serie di articoli di presentazione e di commento a questo viaggio oltre che ai principali testi pronunciati da Benedetto XVI nei suoi incontri ecumenici e interreligiosi; le istanze ecumeniche, delle quali Benedetto XVI si è fatto determinato portavoce anche in questo viaggio, costituiscono uno degli elementi centrali dell’azione del pontefice, come mostra anche il suo discorso ai vescovi brasiliani della regione del NordEst3 in visita ad limina, il 10 settembre; in questo discorso, che si può leggere qui nella sezione Per una Documentazione Ecumenica, papa Ratzinger riafferma l’importanza della quotidiana testimonianza dell’ecumenismo, tanto più in un contesto, come quello brasiliano, nel quale è necessaria una formazione specifica contro un falso ecumenismo, cioè contro le forme di sincretismo religioso che niente a che vedere con il cristianesimo.
 In questo numero una particolare attenzione è riservata alla celebrazione della V Giornata per la Salvaguardia del creato; dalle informazioni raccolte appare evidente l’interesse che circonda questa Giornata, che assume forme molto diverse da diocesi a diocesi, con una spiccata partecipazione ecumenica, anche se non mancano gli incontri di carattere interreligioso, mentre assai diffusa è la presenza delle autorità civili agli incontri promossi dagli uffici diocesani. In questo numero, oltre alla cronaca di qualche incontro, viene riprodotta la preghiera sottoscritta a Pietralba, il 1 settembre 2010, dalle diocesi di Belluno-Feltre, Bolzano-Bressanone, Como, Trento e dalle comunità luterane e ortodosse delle diocesi, come segno concreto dei cristiani per la salvaguardia del creato, in particolare dell’acqua, come valore fondamentale per la vita di ogni uomo e di ogni donna. Accanto a queste informazioni sulle diverse iniziative per la V Giornata per la Salvaguardia del Creato si possono leggere anche le notizie delle tante iniziative ecumeniche che arricchiscono la riflessione e l’azione quotidiana per l’unità della Chiesa in Italia; tra queste vorrei ricordare le iniziative, a Roma e a Venezia, in ricordo rispettivamente del 500° anniversario del viaggio di Lutero a Roma e del 450° anniversario della morte di Filippo Melantone. Si tratta di incontri, con caratteristiche diverse, che rispondono però allo stesso desiderio, cioè di una sempre migliore conoscenza della Riforma luterana nella prospettiva di una condivisione ecumenica delle tradizioni delle singole comunità. Il programma della giornata di studio in ricordo di Melantone, Per amore della Chiesa (Venezia, 21 ottobre 2010), si può trovare allegato a questo numero di Veritas in caritate.
 Nellle settimane scorse il mondo ecumenico è stato colpito da un altro grave lutto: il 22 settembre mons. Eleuterio Fortino è tornato alla Casa del Padre, dopo una lunga malattia. Per quasi mezzo secolo mons. Fortino è stato un prezioso punto di riferimento nel mondo ecumenico, contribuendo a aprire nuovi orizzonti nel dialogo con l’Oriente cristiano; per ricordarlo si è pensato di riprodurre, nella sezione Memorie storiche, il suo articolo a commento dell’incontro di Paphos della Commissione teologica mista cattolico-ortodossa della quale è stato uno dei principali protagonisti, come è stato ricordato a Vienna, dove la Commissione si è riunita negli stessi giorni della scomparsa di mons. Fortino. Sulla riunione di Vienna si possono leggere due testi, il primo di presentazione di questo incontro, mentre il secondo descrive la posizione della Chiesa ortodossa russa, una volta conclusa la riunione. Se si tratta di una «doccia fredda» sui lavori della Commissione, sarà il futuro a dircelo, anche se si deve osservare che il confronto teologico prosegue, con tutte le difficoltà che nascono dall’affrontare i nodi centrali del dibattito ecclesiologico tra cattolici e ortodossi.
 Per quanto riguarda il dialogo ecumenico in Italia, il 30 settembre, il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha nominato i nuovi membri della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, presieduta da mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia; i nuovi membri sono mons. Michele Castoro, vescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Rodolfo Cetoloni ofm, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, mons. Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Karl Golser, vescovo di Bolzano-Bressanone e mons. Santo Marcianò, vescovo di Rossano-Cariati. 
 Anche in conseguenza della nomina della Commissione, è parso opportuno procedere a un aggiornamento dell’Annuario dell’Ecumenismo in Italia, che è consultabile nella pagina web del Centro per l’Ecumenismo in Italia (www.centroecumenismo.it) in modo da mantenere questo strumento il più possibile prossimo alla ricchezza dell’universo delle comunità cristiane in Italia e alla complessità di coloro che sono impegnati in prima persona per l’ulteriore sviluppo della dimensione ecumenica della testimonianza di Cristo, Salvatore delle genti.
Riccardo Burigana
Venezia, San Francesco, 4 ottobre 2010
 

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