UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 4/9-10 2011

«Pellegrini della Verità, Pellegrini della Pace»: con queste parole Benedetto XVI ha convocato i rappresentanti delle confessioni cristiane e delle religioni a Assisi, il 27 ottobre 2011, per una giornata di riflessione, dialogo e preghiere per la pace e per la giustizia nel mondo, nel 25° anniversario del primo incontro tra le religioni, convocato da Giovanni Paolo II nel 1986.
9 Novembre 2011
Pellegrini della Verità, Pellegrini della Pace
«Pellegrini della Verità, Pellegrini della Pace»: con queste parole Benedetto XVI ha convocato i rappresentanti delle confessioni cristiane e delle religioni a Assisi, il 27 ottobre 2011, per una giornata di riflessione, dialogo e preghiere per la pace e per la giustizia nel mondo, nel 25° anniversario del primo incontro tra le religioni, convocato da Giovanni Paolo II nel 1986. L’incontro di Assisi è stato un momento importante per rafforzare l’impegno delle religioni nella costruzione di un mondo diverso dal presente con la piena consapevolezza che le religioni possono e devono giocare un ruolo importante in questo momento storico; si tratta di un passaggio fondamentale per il dialogo interreligioso, nel quale, come è stato osservato da più parti, i cristiani sono chiamati a essere protagonisti condividendo l’esperienza che in tanti anni li ha guidati nella scoperta del mistero dell’unità della Chiesa, superando pregiudizi e precomprensioni che hanno impedito, per secoli, ai cristiani di comprendere le differenze essenziali tra le diverse tradizioni cristiane, rilanciando così l’annuncio dell’evangelo. Proprio per questo, per l’importanza del contributo ecumenico alla costruzione della pace e della giustizia nel mondo, si è deciso di pubblicare, nella sezione Documentazione Ecumenica, gli interventi di Benedetto XVI in preparazione all’incontro di Assisi, quelli pronunciati a Assisi e il discorso nell’udienza, il giorno seguente, alle delegazioni presenti a Assisi per offrire un contributo alla conoscenza di questo momento per il dialogo interreligioso e dell’opera ecumenica nel dialogo tra le religioni. Sempre nella Documentazione Ecumenica vengono pubblicati i i discorsi di Benedetto XVI negli incontri con la comunità islamica, con la comunità ebraica, con i rappresentanti del Consiglio della Chiesa Evangelica in Germania e con i rappresentanti delle Chiese Ortodosse ed Ortodosse Orientali e nella celebrazione ecumenica nel corso del viaggio pastorale del pontefice in Germania (22-25 settembre 2011); questo viaggio, per i temi affrontati, è stato un momento forte nell’approfondimento della centralità dell’opera ecumenica per la Chiesa Cattolica, tanto più in un contesto, come quello tedesco, nel quale il dialogo ecumenico è strettamente connesso con un processo di riconciliazione delle memorie e della costruzione di un futuro interconfessionale e interreligioso.
 Nell’Agenda  ampio spazio è stato dato alle tante iniziative che sono state promosse a livello diocesano e, in due casi, anche a livello regionale, per la celebrazione della VI Giornata nazionale per la salvaguardia del creato; tra le iniziative, oltre all’incontro regionale in Umbria, sul quale si può leggere un articolo nella Rassegna Stampa, va ricordato il convegno nazionale, che si è tenuto a Rossano Calabro (29-30 settembre) del quale viene riportato per esteso il programma; il convegno nazionale e i tanti incontri locali mostrano chiaramento come questa giornata nazionale, promossa dalla Conferenza episcopale italiana, sia diventata una giornata ecumenica in senso pieno, recependo così le istanze che provengono dalle comunità locali e quanto proposto a livello internazionale. Sempre nell’Agenda, che testimonia una particolare ricchezza nella riflessione e nella preghiera ecumenica in Italia, si possono leggere informazioni su convegni e corsi che si propongono di affrontare le questioni ancora aperte nel dialogo ecumenico, non solo a livello italiano, e di offrire dei percorsi di formazione teologico-pastorale, mostrando così quanto sia articolato il dialgoo ecumenico in Italia. Nell’Agenda vengono indicate anche le prime informazioni sulle iniziative di due diocesi (Pescia e Susa) per la Giornata di approfondimento per la conoscenza del popolo ebraico, che quest’anno invita alla riflessione su «Non uccidere» (Esodo 20,13),  e per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che propone un passo dalla I Lettera ai Corinzi «Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore»; fin dal prossimo numero, Veritas in caritate si propone di presentare un quadro il più dettagliato possibile di quanto viene fatto in Italia in queste due importanti tappe del dialogo ecumenico e quindi saremo grati a tutti coloro che vorranno inviarci i progarmmi delle iniziative locali.
 In questo numero si è deciso di dare, con maggiore ampiezza del solito, informazioni su incontri per il dialogo interreligioso in Italia, soprattutto dei cicli di incontri promossi da luoghi, come Agliati, che da anni sono impegnati in prima persona per favorire la vicendevole conoscenza del patrimonio spirituale delle religioni. I tanti  incontri del mese di ottobre,  sia per la preparazione dell’incontro di Assisi del 27 ottobre sia  per la X giornata per il dialogo islamo-cristiano sempre il 27 ottobre, fanno così parte di una crescente attenzione delle comunità cristiane per la promozione del dialogo interreligioso.
 Nella sezione Memorie storiche viene riprodotto un testo di Elio Bromuri, scritto in occasione dell’incontro di Assisi del 1986, per presentare quest’iniziativa di Giovanni Paolo II; a distanza di 25 anni questo testo rappresenta una fonte preziosa per comprendere le novità, le difficoltà e le ricchezze del dialogo interreligioso per la Chiesa Cattolica nella testimonianza dei valori cristiani per un mondo di pace e di giustizia.
 Infine si vuole ricordare che questo numero è stato chiuso il 31 ottobre, nel giorno nel quale i cristiani ricordano la nascita della Riforma protestante  nel 1517; la celebrazione di questa data, che per quanto esemplare non rende la complessità della molteplicità delle proposte e dei progetti per le riforme religiose del XVI secolo, non appartiene più a una singola confessione ma costituisce ormai una tappa del cammino ecumenico, fondato sulla condivisione delle tradizioni cristiani, nella costruzione dell’unità nella diversità.
Riccardo Burigana
Venezia, 31 ottobre 2011
 

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