UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 4 12 2011

"Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore". Questo passo biblico costituisce la fonte per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2012; il richiamo alla I lettera di Corinzi, al capitolo 15, vuole essere un invito a tornare alla centralità della «trasformazione» di ogni uomo e di ogni donna grazie alla morte e alla resurrezione di Gesù Cristo che rappresenta il modello per ogni passo dei cristiani nella testimonianza dell’unità della Chiesa.
10 Gennaio 2012
"Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore"
 Questo passo biblico costituisce la fonte per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2012; il richiamo alla I lettera di Corinzi, al capitolo 15, vuole essere un invito a tornare alla centralità della «trasformazione» di ogni uomo e di ogni donna grazie alla morte e alla resurrezione di Gesù Cristo che rappresenta il modello per ogni passo dei cristiani nella testimonianza dell’unità della Chiesa. Nell’approssimarsi alla Settimana di preghiera si è pensato di riprodurre, nella sezione Documentazione Ecumenica, la lettera che anche quest’anno accompagna la traduzione italiana del sussidio per la Settimana di preghiera, che è stato preparato dai cristiani polacchi. La lettera di presentazione alla traduzione italiana porta la firma di mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, dal 2010 presidente della Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, dal pastore metodista Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, e dal metropolita Gennadios Zervos, arcivescovo d’Italia e di Malta, esarca per l’Europa Meridionale del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, presidente della Conferenza episcopale delle Chiese ortodosse in Italia. La firma congiunta a questa lettera non solo costituisce una consolidata tradizione, ma rappresenta anche chiara testimonianza del clima ecumenico che aiuta i cristiani in Italia a scoprire quanto già li unisce nell’annuncio e nella testimonianza dell’evangelo. Di questo clima ecumenico, che si avverte soprattutto, ma non solo, proprio durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, si possono leggere le tante iniziative diocesane in occasione della Settimana, che si possono leggere nella Agenda Ecumenica. Si tratta di un elenco ancora provvisorio, da completare, che è stato possibile redigere grazie all’aiuto di tanti che hanno voluto condividere quanto viene fatto, ormai da decenni, a livello locale nella Settimana di preghiera per rendere sempre più quotidiana la dimensione ecumenica dell’esperienza cristiana.
 La Settimana di preghiera viene preceduta dalla Giornata di approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici e ebrei, che ha ormai superato i primi vent’anni di vita; per questa giornata è stato preparato un sussidio del quale viene pubblicata, nella sezione Documentazione Ecumenica, la presentazione redatta da mons. Mansueto Bianchi e dal rav. Elia Enrico Richetti, presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia. Quest’anno viene proposta alla comune riflesisone di cristiani e ebrei la sesta Parola, «Non uccidere», proseguendo così il cammino di approfondimento delle dieci Parole che tanti frutti ha dato nella sempre migliore conoscenza dei patrimoni spirituali e teologici che uniscono e separano cristiani e ebrei.  Gli appuntamenti diocesani per questa Giornata indicano quanto sia diventato un momento ecumenico di  confronto, anche alla luce delle vicende che hanno visto, nel corso dei secoli, non solo nel XX secolo, i cristiani incauti protagonisti o silenti spettatori della costruzione di un clima di intolleranza nei riguardi del popolo ebraico.
 Nell’Agenda Ecumenica, già da questo numero, ampio spazio viene così dedicato agli incontri e alle iniziative per la Giornata del 17 gennaio e per la Settimana di preghiera, ma nell’Agenda si possono leggere, sempre tra le novità, nuovi corsi di formazione all’ecumenismo, come gli incontri promossi nella diocesi di Padova o quelli del Centro aconfessionale di Cefalù, così come i percorsi per una migliore conoscenza dell’ebraismo, sempre a Padova, o le tappe di un cammino ecumenico in senso lato, pensato a Trieste. Accanto a queste novità pare importante segnalare anche nuove iniziative per la conoscenza del concilio Vaticano II, che rappresenta un passaggio fondamentale nella storia del movimento ecumenico, non solo per la Chiesa Cattolica, dal momento che il Vaticano II è stato un evento della storia del cristianesimo del XX secolo che ha coinvolto tutti i cristiani in un processo di riflessione e di dialogo, che ha aperto prospettive nuove al cammino ecumenico. Proprio per la rilevanza ecumenica del Vaticano II Veritas in caritate cercherà di dare conto non solo degli incontri, con i quali, a vario livello, in tanti luoghi in Italia, si vuole celebrare il 50° dell’apertura del concilio (11 ottobre 1962), iniziando spesso una riscoperta dei documenti del Vaticano II, ma anche dei testi e degli interventi che possono far comprendere al profonda attualità del concilio. Per questo si  è deciso di pubblicare nella sezione Memorie Storiche la Costituzione apostolica Humanae salutis per l’indizione del Concilio Ecumenico Vaticano II, firmata da papa Giovanni XXIII il 25 dicembre 1961: alcune acute considerazioni su questo testo si possono leggere in un articolo di mons. Elio Bromuri, che si trova nella sezione Per una rassegna stampa sull’Ecumenismo; in questa sezione, oltre a una serie di articoli sui incontri e convegni ecumenici internazionali, si possono leggere due articoli sulla dimensione ecumenica della figura di San Nicola.
 Infine, nella sezione Documentazione Ecumenica, oltre alla lettera per il Natale 2011 del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, si è deciso di pubblicare il discorso di Benedetto XVI durante la sua visita al carcere di Rebibbia del 18 dicembre e il comunicato della Commissione episcopale per le migrazioni e la Fondazione Migrantes, Campi nomadi, no alla violenza, del 12 dicembre: si tratta di due testi, solo apparentemente esterni all’ecumenismo, poiché l’accoglienza dell’altro e il rifiuto, assoluto e categorico, a ogni forma di violenza costituiscono un imperativo evangelico per tutti i cristiani che sono chiamati a vivere l’unità della Chiesa.
Riccardo Burigana
Venezia,  31 dicembre 2011
 

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