UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 5/1-2 2012

«È per me motivo di grande gioia…»: con queste Benedetto XVI ha aperto l’omelia della celebrazione dei Vespri, sabato 10 marzo, in occasione della visita dell’arcivescovo anglicano di Canterbury Rowan Williams a Roma per partecipare a una delle tante iniziative che arricchiscono l’anno nel quale l’ordine camaldolesi ricorda il millenario della sua nascita.
26 Marzo 2012
« È per me motivo di grande gioia…»
«È per me motivo di grande gioia…»: con queste Benedetto XVI ha aperto l’omelia della celebrazione dei Vespri, sabato 10 marzo, in occasione della visita dell’arcivescovo anglicano di Canterbury Rowan Williams a Roma per partecipare a una delle tante iniziative che arricchiscono l’anno nel quale l’ordine camaldolesi ricorda il millenario della sua nascita. La parole di Benedetto XVI e dell’arcivescovo Williams nella celebrazione dei Vespri invitano alla riflessione su quanto i cristiani hanno fatto, soprattutto negli ultimi decenni, per superare le storiche divisioni, alla pazienza con la quale affrontare le questioni teologiche ancora aperte delle quali sembra, talvolta, impossibile trovare una soluzione pienamente ecumenica, alla speranza di affidare ogni passo, ogni parola, ogni gesto del dialogo ecumenico a quell’amore infinito di Dio nel quale i cristiani possono scoprire come vivere nella quotidiana dell’esperienza della fede cristiana l’unità della Chiesa. Si è trattato di un incontro particolarmente inteso, sotto tanti punti di vista, nel quale, proprio per uno spirito di profonda carità cristiana che deve guidare il cammino di riconciliazione e di unità, non sono stati taciute le difficoltà che attraversano le chiese al loro interno, soprattutto la Comunione anglicana che vive una stagione particolarmente complessa, e il  dialogo ecumenico a livello internazionale, che, nonostante queste difficoltà, è stato riaffermato deve proseguire con quella fraterna partecipazione che ha portato cattolici e anglicani a chiairre e condividere tanti momenti. I testi delle due omelie si possono trovare nella sezione Documentazione Ecumenica, che è stata interamente dedicata a questo incontro; non mancheranno nelle prossime settimane commenti a questo incontro e di questi cerchermo di dare conto in Veritas in caritate, ma nell’immediatezza dell’incontro è parso opportuno promuovere la conoscenza di questi due testi che indicano concrete prospettive per proseguire il dialogo per l’unità visibile della Chiesa.
 Questo numero è in gran parte dedicato all’Agenda Ecumenica di questi mesi; tra gli appuntamenti delle prossime settimane segnalo il convegno internazionale Il futuro ecumenico del Vaticano II, che si terrà a Venezia, giovedì 29 marzo, dalle 10.00 alle 18.30; il convegno, promosso dall’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino, vuole essere il primo passo di un percorso di ricerca per una sempre migliore comprensione del Vaticano II a partire da documenti che hanno recuperato istanze teologiche e aperto nuovi campi di ricerca e di confronto; il convegno del 29 marzo vuole quindi introdurre questo cammino, che occuperà i convegni ecumenici annuali almeno dei prossimi tre anni dell’Istituto di Studi Ecumenici; dalla pagina web dell’Istituto (www.isevenezia.it) si può scaricare il programma con i nomi dei relatori, tra i quali segnalo mons. Luigi Bettazzi, padre conciliare, tuttora limpida voce a favore della recezione del Vaticano II nella sua interessa, e mons. Agostino Marchetto, diplomatico, attualmente segretario emerito del Pontificio Consiglio per i migrantes. Oltre ai tanti incontri ecumenici dei prossimi mesi  l’Agenda Ecumenica contiene le notizie delle iniziative promosse dalle diocesi in occasione della Giornata di approfondimento della conoscenza del popolo ebraico (17 gennaio) e della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio); in questa occasione mi è grato ringraziare tutti coloro che hanno voluto condividere quanto veniva fatto inviando programmi e cronache e al tempo stesso rivolgere un invito a tutti coloro che, per tanti motivi, non sono riusciti a farci avere le notizie, a spedirci questo materiale prezioso per il fatto che testimonia la vivacità e la molteplicità del presente del dialogo ecumenico in Italia.
 Proprio la straordinaria ricchezza della celebrazione di questi due momenti del cammino ecumenico  in tante diocesi ha comportato delle scelte, dovute allo spazio a disposizione; per questo nel presente numero non si trova né Qualche lettura né Una finestra nel mondo: entrambe torneranno nel prossimo numero che ci si augura di spedire in prossimità del covegno sul concilio Vaticano II, previsto a Venezia, giovedì 29 marzo.
 Nella sezione Memorie Storiche viene pubblicato un breve testo omiletico di mons. Pietro Giachetti, per tanti anni vescovo di Pinerolo; oltre al piacere di rileggere insieme le parole di mons. Giachetti, che è stato un assoluto protagonista del movimento ecumenico in Italia post-conciliare, e di ripensare al ruolo del SAE nella formazione ecumenica in Italia, la scelta su questo testo è caduta per avviare una riflessione sul documento Battesimo, Eucaristia e Ministero – BEM della Commissione Fede e Costituzione, del quale quest’anno ricorre il 30° anniversario; questa riflessione non vuole essere, in alcun modo, un tuffo nel passato per caricarlo di immagini e di ricordi idilliaci, avvolti da una qualche nostalgia, ma vuole essere un primo momento per comprendere quanti passi siano stati compiuti e quanti sono ancora da compiere, anche alla luce delle ultime vicende del dialogo ecumenico, su questi tre nodi fondamentali della dottrina e della vita delle comunità cristiane.
 Da questo numero Veritas in caritate si arricchisce di una nuova sezione, Aggiornamento, nella quale verranno segnalate gli aggiornamenti mensili della pagina web del Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia di Venezia in modo da condividire regolarmente ricerche, strumenti e informazioni in campo ecumenico.
  Infine mi è grato informarvi che questo numero viene inviato solo ora perchè, dopo che era stato chiuso, è giunta la triste notizia della scomparsa del padre francescano Damiano Lanzone «ideatore e coordinatore del Centro per il Dialogo "Irini" dove  con i fratelli di altre chiese portavamo avanti una bellissima esperienza di unità»: a lui dedichiamo questeo numero pur con un velo di tristezza. Si è così deciso di ritardare di qualche giorno l’invio del numero anche per convidere la gioia dell’incontro tra Benedetto XVI e l’arcivescovo Williams.
Riccardo Burigana
Recife, 11 marzo 2012

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