UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 11/12 2012

Una luce per un dialogo solidale e costruttivo è il titolo della lettera che il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano ha voluto rivolgere, anche quest’anno, alla comunità di Milano per il Natale come occasione di una comune riflessione «condividere la speranza di un mondo nuovo con gli uomini e le donne di buona volontà che camminano ogni giorno per le strade di questa città.»
1 Dicembre 2012
• «Una luce per un dialogo solidale e costruttivo»
• Una luce per un dialogo solidale e costruttivo  è il titolo della lettera che il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano ha voluto rivolgere, anche quest’anno, alla comunità di Milano per il Natale  come occasione di una comune riflessione «condividere la speranza di un mondo nuovo con gli uomini e le donne di buona volontà che camminano ogni giorno per le strade di questa città.» Il testo della lettera si può leggere nella sezione Documentazione ecumenica: essa rappresenta un ulteriore passo nella direzione del cammino che i cristiani a Milano hanno iniziato tanti anni fa e che ha trovato una sua limpida testimonianza nell’istituzione del Consiglio cittadino delle Chiese cristiane, nel quale il dialogo si è venuto sviluppando nella scoperta delle ricchezze e delle speranze che ogni comunità portava dentro di sé, scontrandosi, talvolta, con i pregiudizi e le paure che frenano la missione della Chiesa per l’annuncio di Cristo, Salvatore delle genti. Il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano ha rappresentato e rappresenta non solo un modello, quanto un esempio di quanto i cristiani possano fare e debbano fare insieme per testimoniare l’unità della Chiesa; in questi ultimi anni in Italia si sono venuti moltiplicando i Consigli di Chiese cristiane, a livello cittadino e a livello regionale, con un’opera di recezione di quanto viene detto dal Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei crisiani, edito nel 1993, proprio sull’importanza di questi organismi per favorire la comprensione della centralità della dimensione ecumenica nella vita quotidiana delle comunità locali.
• In questo numero la lettura dell’Agenda Ecumenica mostra quanto sia ricco e articolato il dialogo ecumenico in Italia, per le molte iniziative, non solo a livello locale, che sono state promosse e progettate in questi mesi; si tratta di un universo di incontri, che testimonia anche il grande interesse intorno al Concilio Vaticano II che, in questo anno, più che nei precedenti, sta profondamente segnando il dialogo nella riscoperta dei tesori dei documenti e delle memorie del Vaticano II. Proprio nella prospettiva di una sempre migliore comprensione della stagione particolarmente feconda, che è stata la celebrazione del Vaticano II, si è dato ampio spazio agli studi del Concilio nella sezione Qualche lettura, dove è stata riportata anche l’introduzione a un volume, I Vescovi della Toscana e il Concilio Vaticano II, con il quale, tra l’altro, la Fondazione Giovanni Paolo II, che ha edito il volume, ha voluto promuovere la conoscenza del Vaticano II  partire da alcuni testi dei vescovi della Toscana che presero parte, a vario livello, al Concilio; questo volume sarà presentato a Firenze, l’11 gennaio 2012, insieme a un altro volume sulla storia del Vaticano II in una serata dedicata interamente alla memoria del Concilio.  Sempre nella prospettiva di conoscere il Concilio si colloca anche la scelta di pubblicare un intervento di mons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, nella sezione Documentazione Ecumenica, e il discorso di papa Giovanni XXIII per la chiusura della prima sessione del Vaticano II, l’8 dicembre 1962, nella sezione Memorie storiche.
• In questo numero, nell’Agenda Ecumenica,  sono stati riportati i programmi delle iniziative di alcune diocesi in occasione della Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico e della Settimana di preghiere per l’unità dei cristiani; nel prossimo numero saremo ben lieti di ospitare le notizie degli incontri a livello diocesano, proseguendo così la tradizione, che si è venuta consolidando e ampliando in questi cinque anni di pubblicazioni di Veritas in caritate. Informazioni dall’ecumenismo in Italia, per una condivisione di quanto viene fatto in un tempo dell’anno liturgico particolarmente privilegiato nella riflessione e nella preghiera sui rapporti tra cristiani e ebrei e sull’unità della Chiesa. Infatti, se si deve ormai riconscere che in tante realtà locali, molte di più di quelle che si poteva solo immaginare ancora qualche anno fa, il dialogo ecumenico si alimenta di iniziative pubbliche e di momenti di preghiera durante l’anno in varie forme, la Giornata del 17 gennaio e la Settimana dal 18 al 25 rimangono un tempo fondamentale per la comprensione di come i cristiani debbano impegnarsi quotidianamente per la rimozione dello scandalo della divisione. Nella situazione, tanto dinamica, che vive ora il dialogo ecumenico in Italia, anche per la nascita di comunità cristiane non-cattoliche, questi giorni sono anche le occasioni per conoscere e per far conoscere quest nuove comunità, introducendo i loro pastori in un clima di dialogo, nel rispetto delle proprie identità, che caratterizza il cammino ecumenico in Italia, con una profonda attenzione per la costruzione di un rapporto con il popolo ebraico, che va ben oltre il desiderio di conoscere, ma si configura come un’amicizia da vivere giorno per giorno.
• Nella sezione di Documentazione Ecumenica si può leggere il messaggio di papa Benedetto XVI al Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, arcivescovo di Costantinopoli, in occasione della festa di Sant’Andrea, che anche quest’anno è stato un momento di dialogo e di preghiera per proseguire quella strada che vede Roma e Costantinopoli, impegnate, ormai da quasi 40 anni, nella ricerca di una comunione piena e visibile.
• Infine pare importante segnalare che questo numero è stato chiuso nel giorno, il 18 dicembre, nel quale mons. Alberto Ablondi avrebbe compiuto 88 anni; sono ormai due anni da quando mons. Ablondi è tornato alla casa del Padre, ma le sue parole costituiscono una fonte preziosa nel cammino per l’unità visibile della Chiesa alla quale egli ha dedicato tutta la sua vita, nella continua ricerca di un dialogo che si facesse amicizia nella luce di Cristo.
Riccardo Burigana