UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas un caritate – n.6/2014

Coltivare la pace - «Con l’unità e la carità i discepoli di Cristo coltivano la pace per ogni popolo e comunità vincendo le persistenti discriminazioni, a cominciare da quelle per cause religiose»
3 Ottobre 2014
Coltivare la pace
«Con l’unità e la carità i discepoli di Cristo coltivano la pace per ogni popolo e comunità vincendo le persistenti discriminazioni, a cominciare da quelle per cause religiose»: queste parole sono state pronunciate da papa Francesco in occasione dell’incontro per la pace, domenica 8 giugno, nei Giardini Vaticani, durante il quale papa Francesco, il patriarca Bartolomeo, il presidente d’Israele Shimon Peres e il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen hanno piantato insieme un ulivo come segno tangibile del loro impegno per la pace. Questo incontro rappresenta uno dei frutti, più immediati, del pellegrinaggio di papa Francesco in Terra Santa che ha segnato profondamente non solo il dialogo ecumenico ma l’impegno dei cristiani per la costruzione della pace, dopo le parole e i gesti di papa Francesco in Terra Santa: di questo pellegrinaggio, tra le molte cose scritte, si è pensato di proporre una riflessione di Ibrahim Faltas, francescano, direttamente impegnato da anni nel dialogo, oltre che a essere stato l’anima della resistenza all’«assedio» della Basilica della Natività nel 2002. 
Nei Giardini Vaticani si è così vissuta una tappa significativa di un cammino per la costruzione della pace che costituisce uno degli elementi centrali del pontificato di papa Bergoglio che, in tante occasioni, anche con gesti forti, ha invitato a sconfiggere la violenza e a costruire la pace, chiedendo preghiere e atti concreti. In questo cammino, soprattutto per quanto riguarda il Medio Oriente, per papa Francesco, i cristiani devono giocare un ruolo particolarmente propositvo poiché a loro è richiesto di creare quella cultura dell’incontro, fatta di accoglienza, di ascolto e di dialogo, sulla quale fondare la pace, proprio in virtù della fedeltà alla missione affidata da Gesù Cristo alla Chiesa. La lotta alla violenza, a ogni forma di violenza, deve essere per i cristiani un imperativo quotidiano per papa Francesco e in questo senso vanno lette le parole pronunciate dal papa durante la sua visita pastorale a Cassano all’Ionio in Calabria; queste parole non si trovano nella sezione Documentazione ecumenica, dove si possono leggere i discorsi di papa Francesco per i suoi numerosi incontri ecumenici del mese di giugno: l’incontro con Aram I, Catholicos della Chiesa armena apostolica di Cilicia (5 giugno), con  Justin Welby, arcivescovo di Canterbury (16 giugno) e con la delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (28 giugno). A questo discorso è stata premessa la lettera del Patriarca Bartolomeo a papa Francesco del 24 giugno nel quale viene confermato il comune impegno per la ricerca di una sempre più visibile comunione tra i cristiani. 
Per quanto riguarda l’Agenda Ecumenica, anche il mese di giugno, si segnala per quella pluralità di incontri e di iniziative, soprattutto a livello locale, che ha mostrano quanto sia radicato e diffuso il dialogo ecumenico in Italia; nell’Agenda uno spazio particolare è stato riservato agli incontri ecumenici in preparazione della Pentecoste o proprio per la Pentecoste. Si tratta di momenti di preghiera che indicano il rilievo di una rilettura e di una condivisione ecumenica di questa «festa» che aiuta a comprendere quanto giù unisce i cristiani. Proprio per sottolineare l’importanza della Pentecoste nel cammino ecumenico in Italia la sezione Spiritualità ecumenica contiene una riflessione di don Mauro Lucchesi, incaricato per l’ecumemnismo e il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale della Toscana, e nelle Memorie storiche si può leggere una breve riflessione di mons. Alberto Ablondi del quale quest’anno ricorre il 90° anniversario della nascita.
Per quanto riguarda il dialogo ecumenico in Italia viene pubblicato nella sezione, Documentazione ecumenica, un interessante contributo alla riflessione e alla pastorale sui matrimoni confessionali; si tratta di un testo proposto dalla Commissione mistra cattolica-evangelica della Sicilia che ha provato a pensare a come affrontare, alla luce dei documenti ecumenici sottoscritti, le tante questioni che sorgono quotidianamente nella celebrazione di matrimoni tra cristiani di tradizioni diverse, che vogliono vivere la loro identità nella profonda unità della famiglia. Nella stessa sessione si può trovare anche il messaggio per la IX Giornata per la custodia del creato, che si celebra a partire dal 1 settembre; il tema scelto dalla Commissioni Episcopali per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace  e per l’ecumenismo e il dialogo è Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città; nei prossimi numeri «Veritas in caritate» sarà ben lieta di ospitare programmi e commenti sulle diverse modalità di celebrare questa giornata a livello locale, secondo una tradizione che si è venuta consolidando e ampliando in questi anni.
Infine, sempre riguardo all’Italia, pare importante sottolineare due fatti delle scorse settimane: il primo numero di «Ecumenismo quotidiano. Lettera di collegamento per l’Ecumenismo in Italia» e l’inizio delle attività dell’Associazione Italiana dei docenti di Ecumenismo (AIDEcu). Con «Ecumenismo quotidiano», che è il risultato della collaborazione tra l’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della CEI e il Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, si vuole creare uno strumento che «sia non soltanto un organo formale di collegamento, ma possa diventare un segno di dialogo e di comunione», come ha scritto mons. Nunzio Galantino, segretario della CEI, nella presentazione del primo numero di questa newsletter, dedicata, almeno inizialmente, ai delegati diocesani per l’ecumenismo. Nelle stesse settimane ha cominciato a muovere i primi passi l’AIDEcu, con una prima riunione dell’Ufficio di Presidenza; nel prossimo numero si darà conto di questi primi passi e degli immediati progetti dell’Associazione che si propone di essere un luogo di confronto e di riflessione per l’insegnamento dell’ecumenismo in Italia a servizio delle Chiese e comunità cristiane. 
Nelle prossime settimane numerosi saranno gli incontri di formazione ecumenica: a tutti coloro che vi prenderanno parte, anche solo per poche ore, la preghiera per vivere questi incontri come tappe di un cammino per comprendere sempre  meglio che Cristo vuole i cristiani uniti nell’annunciare al mondo la Buona Novella.
 
Riccardo Burigana

ALLEGATI