UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Chiesa nello specchio del Mondo. Il Concilio Vaticano II nella visione del Centro pastorale per le missioni interne (1950-1970)

Giuseppe Buffon, professore di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum, autore di numerosi e interessanti studi sulla storia e sulla storiografia dell’ordine francescano, offre una ricostruzione puntuale del Centro pastorale per le missioni interne in un arco cronologico, dal 1950 al 1970, che comprende gli anni del concilio Vaticano II (1959-1962), individuati come un passaggio fondamentale nel ripensamento missionario, che si confronta anche con il dialogo ecumenico.
26 Maggio 2016

Giuseppe Buffon, professore di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum, autore di numerosi e interessanti studi sulla storia e sulla storiografia dell’ordine francescano, offre una ricostruzione puntuale del Centro pastorale per le missioni interne in un arco cronologico, dal 1950 al 1970, che comprende gli anni del concilio Vaticano II (1959-1962), individuati come un passaggio fondamentale nel ripensamento missionario, che si confronta anche con il dialogo ecumenico. Il volume non vuole quindi ricostruire semplicemente l’attività del Centro pastorale, ma si propone di cogliere gli elementi che possono essere letti come anticipatori del Vaticano II, e di prendere in esame l’impatto della recezione del concilio nella vita del Centro pastorale che, paradossalmente, entrò in crisi «proprio nel momento in cui la sua proposta di rinnovamento pastorale riceve la piena legittimazione dal Concilio Vaticano II», come scrive lo stesso Buffon per indicare quanto sia stata importante la celebrazione del Vaticano II per il Centro pastorale. Nel ricostruire le vicende del Centro, fin dalle critiche radicali di Henri Godin e Yvan Danile sulla pastorale tradizionale con le quali i due si proponevano di delineare una nuova prospettiva missionaria, l’autore utilizza documenti inediti, dei quali propone ampie traduzioni, trascrizioni e riproduzioni; il sagace utilizzo di questi documenti consente di comprendere passaggi e difficoltà dell’attività del Centro pastorale nel tentativo di ripensare e rilanciare una missione che si doveva confrontare con le novità della società francese nel primo dopoguerra e poi negli anni del Vaticano II quando, come mette bene in evidenza Buffon, alcune idee conciliari, come la collegialità, il rapporto Chiesa-mondo, il dialogo ecumenico, influenzarono questo percorso di ri-definizione del carattere e del contenuto della missione. Una volta conclusa la ricostruzione delle vicende storico-teologiche del Centro pastorale l’autore propone una Sinossi cronologia del movimento missionario coordinato dal Centro Pastorale Missionario, accompagnato da una cronologia delle vicende socio-ecclesiali in Francia, proprio per sottolineare come la conoscenza delle coordinate del contesto nel quale il Centro si trovò a operare, è fondamentale per comprendere quanto innovative siano state le intuizioni e le proposte del Centro. Seguono poi dodici Appendici che contengono documenti inediti di varia natura, dall’organigramma del Centro pastorale per le missioni interne al momento della sua fondazione (1951) alla lettera di Jean-François Motte a commento dell’entusiasmante successo ottenuto con la missione della Settimana Santa sulla Somme (1939); nonostante l’autore dica con chiarezza che si tratti solo di un’antologia, questi documenti sono particolarmente interessanti per il loro contenuto, lasciando intravedere quante piste di ricerca si aprono grazie a questo prezioso lavoro di Buffon che sa ricostruire e commentare una pagina della storia della Chiesa in Francia, sulla quale pochi erano gli studi: proprio grazie a questo volume di Buffon le vicende del Centro pastorale per le missioni mostrano le difficoltà di comprendere la complessità della società nella quale il Centro si perse, riuscendo però a leggere «la Chiesa nello specchio del mondo»

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