UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 2/12 2009

«Non si deve sottovalutare. Reazione attenta e immediata». Con queste parole mons. Vincenzo Paglia ha commentato il furto della scritta «Arbeit macht frei» dal campo di concentramento di Auschwitz; si è trattato di un gesto, dai contorni non ancora del tutto chiari, risoltosi nel giro di pochi giorni con il ritrovamento della scritta, che ha mostrato ancora una volta quanto alta deve essere l’attenzione nei confronti di tutte le forme di antisemitismo da parte non solo da parte dei cristiani ma di tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
23 Dicembre 2009
Non si deve sottovalutare. Reazione attenta e immediata
 Con queste parole mons. Vincenzo Paglia ha commentato il furto della scritta «Arbeit macht frei» dal campo di concentramento di Auschwitz; si è trattato di un gesto, dai contorni non ancora del tutto chiari, risoltosi nel giro di pochi giorni con il ritrovamento della scritta, che ha mostrato ancora una volta quanto alta deve essere l’attenzione nei confronti di tutte le forme di antisemitismo da parte non solo da parte dei cristiani ma di tutti gli uomini e le donne di buona volontà. A distanza di oltre 60 anni dalla conclusione della Seconda Guerra Mondiale occorre vigilare perché la memoria storica delle terribili vicende di quel sanguinoso conflitto faccia parte del patrimonio culturale con il quale costruire un mondo, guidato dalla giustizia e dalla pace, che rifugga ogni forma di discriminazione. Il 17 gennaio 2010 è previsto l’incontro di papa Benedetto XVI con la comunità ebraica nella sinagoga di Roma; nello stesso giorno in Italia, come in gran parte di Europa, si celebrerà la giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico, che è stata pensata, discussa e istituita dai vescovi cattolici italiani nel 1989 proprio per sottolineare l’importanza del dialogo con il popolo ebraico, come elemento fondamentale e irrinunciabile nella riflessione ecumenica, che deve coinvolgere tutti i cristiani. In questi anni questa giornata ha coinvolto nella sua preparazione e nella sua celebrazione molti cristiani di tradizioni diverse, che hanno scoperto le ricchezze del popolo ebraico e le vicende storiche che hanno segnato i rapporti tra cristiani e ebrei nel corso dei secoli. Molti passi sono stati fatti e molti restano da compiere; la scelta di procedere a una comune lettura delle Dieci Parole, una scelta compiuta anni fa congiuntamente dalla Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Italiana e dalle comunità ebraiche in Italia, vuole essere un passo concreto per un approfondimento sistematico del comune patrimonio biblico, senza tacere interpretazioni e letture distanti di ebrei e cristiani.  
 In questo numero, oltre a dar conto dei numerosi incontri che hanno arricchito il dialogo ecumenico in novembre e in dicembre, si è cominciato a presentare i programmi delle iniziative diocesane per la Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico (17 gennaio) e per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio); nei prossimi numeri di gennaio e di febbraio ampio spazio a queste iniziative e quindi sarò grato a chi vorrà inviarci notizie e cronache in modo da condividere le gioie e le speranze di questi momenti tanto importanti per il dialogo ecumenico in Italia, oltre che fornire un contributo all’ampliamnto dell’archivio elettronico del Centro per l’Ecumenismo in Italia. Sempre per una sempre migliore informazione di quanto viene fatto a livello diocesano in Italia, nella sezione Per una rassegna stampa dell’Ecumenismo, si possono leggere il progetto per un percorso formativo triennale in campo ecumenico e interreligioso della diocesi di Noto, il programma dell’Ufficio per l’ecumenismo del Patriarcato di Venezia, la cronaca di una giornata di studio promossa dalla Commissione ecumenica della Conferenza Episcopale della Toscana, il resoconto dell’apertura di una cappella ecumenica all’aereoporto di Napoli e una riflessione sull’importanza del centenario dell’incontro di Edimburgo per lo sviluppo dell’ecumenismo nella Chiesa locale. Accanto a queste informazioni sull’attività ecumenica in Italia vengono riprodotti degli articoli, che rimandano a dei testi presenti nella sezione di Documentazione Ecumenica, sul dialogo tra la Chiesa di Roma con Comunione Anglicana e con il Patriarcato Ecumenico di Costantinipoli e sull’impegno dei cristiani per la salvaguardia del creato.
 La sezione Per una rassegna stampa sull’Ecumenismo si conclude con una nota sulla situazione nella Repubblica Democratica del Congo e con una lettera di Luigi Spallacci, il presidente della Commissione per l’ecumenismo della diocesi di Arezzo, alla madre di Federico Bindi, un giovane cattolico scomparso qualche settimana fa dopo una lunga malattia, che aveva dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e al dialogo.
 Nella sezione Memoria storica si è deciso di ripubblicare un breve testo per il Natale di mons. Alberto Ablondi, che proprio il 18 dicembre ha compiuto 85 anni; nel riproporre questo testo del 1972 si è voluto non semplicemente rendere omaggio a mons. Ablondi per quello che ha fatto e che continua a fare per la Chiesa, ma si è voluto porre l’attenzione sulla dimensione ecumenica della sua azione pastorale qutotidiana, come dimostra anche la sua ultima “fatica” letteraria, A passo d’uomo verso il divino, edito dalla Morcelliana in questi giorni.
 Infine mi è particolarmente gradito comunicare che dall’8 dicembre è consultabile nella pagina web del Centro per l’Ecumenismo in Italia (www.centroecumenismo.it) l’Annuario dell’Ecumenismo in Italia; si tratta di uno strumento con il quale si vuole offrire una prima mappatura dei soggetti più direttamente impegnati nella causa ecumenica e della molteplicità delle tradizioni cristiane presenti in Italia, diocesi per diocesi. L’Annuario verrà periodicamente aggiornato  - il primo aggiornamento è previsto in gennaio - per cercare di essere testimone fedele della straordinaria dinamicità che caratterizza il movimento ecumenico in Italia.
 Nell’approssimarsi del Natale, anche a nome del Comitato di redazione, vorrei rivolgere a tutti coloro che ricevono Veritas in caritate un caro augurio per farsi docili strumenti dell’amore di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, nella costruzione della piena comunione di tutti i cristiani.
 
Riccardo Burigana
Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia
Venezia,  18 dicembre 2009
 
 
 

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