UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n. 3/8 2010

Questo numero è stato chiuso in ritardo rispetto a quanto annunciato e di questo ritardo me ne scuso con tutti i lettori, ma sono state settimane particolarmente cariche di tristezze e di pensieri. Il 21 agosto, a Livorno, mons. Alberto Ablondi è tornato alla casa del Padre ...
17 Settembre 2010
Conoscere, incontrare, dialogare
Questo numero è stato chiuso in ritardo rispetto a quanto annunciato e di questo ritardo me ne scuso con tutti i lettori, ma sono state settimane particolarmente cariche di tristezze e di pensieri. Il 21 agosto, a Livorno, mons. Alberto Ablondi è tornato alla casa del Padre; dopo alcune settimane nelle quali la sua salute si era fatta ancora più precaria, il 16 agosto le sue condizioni hanno subito un ulteriore, irreversibile aggravamento. Il 23 agosto, a Livorno, c’è stato l’ultimo saluto terreno al vescovo Alberto, come tanti erano soliti chiamarlo; nella cattedrale e nella piazza antistante tanti amici si sono raccolti intorno a lui per ascoltare le parole di mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, che ha presieduto le solenni esequie, ricordando alcuni tratti di mons. Alberto Ablondi che è stato uno dei più limpidi testimoni della causa ecumenica. Anche per questa sua testimonianza era stato chiamato a assumersi numerose responsabilità nella Conferenza  Episcopale Italiana, fino alla vicepresidenza nel 1995. Il suo impegno ecumenico, rilevante e molteplice, non si è rimasto circoscritto all’Italia. Infatti mons. Ablondi è stato uno dei protagonisti della stagione post-conciliare che ha condotto i cristiani a tradurre insieme la Bibbia dopo che per secoli proprio la Scrittura era stato oggetto di divisione. L’apostolato biblico di mons. Ablondi, a lungo presidente della Federazione Biblica Cattolica e vice-presidente per l’Europa dell’Alleanza Biblica Universale, si è manifestato in un quotidiano impegno per porre al centro della vita delle comunità cristiane la Parola di Dio. L’amore per la Parola di Dio ha caratterizzato la sua vita fin dai suoi primi coraggiosi passi nel cammino ecumenico che egli ha contribuito a rendere più solido, più vivace, più pastorale. Nella sua lunga vita egli ha dedicato un’attenzione particolare al rapporto con il popolo ebraico; in questo senso vanno lette le tante parole di stima, di amicizia, di riconoscenza che si sono levate dalla comunità ebraica livornese e nazionale. Su mons. Ablondi vengono publicati, nella sezione Per una rassegna stampa,  tre articoli sulla sua figura e sulla sua opera ecumenica, mentre nella sezione Memorie ecumeniche il suo intervento in occasione del Congresso eucaristico nazionale di Udine del settembre 1972. Non dovranno mancare in futuro i momenti per una riflessione storico-teologica su quello che ha fatto e che ha seminato mons. Ablondi in campo ecumenico, anche se tutta la sua vita è stata un conoscere, un incontrare, un dialogare. Nel mese di agosto, nel quale si fa memoria della scomparsa di mons. Pietro Giachetti, per lunghi anni vescovo di Pinerolo, instancabile tessitore di esperienze ecumeniche, e di Paolo VI, il papa al quale si deve la promulgazione di tutti i documenti del concilio Vaticano II, è scomparso anche Raimon Pannikkar, del quale viene presentato un breve profilo biografico pubblicato da L’Osservatore Romano.
 Il mese di agosto è stato anche, secondo un’ormai lunga tradizione, il tempo del Sinodo annuale della Chiesa Valdo-metodista, che ha preso alcune decisioni, destinate a alimentare un certo dibattito nel mondo ecumenico, su questioni sulle quali i cristiani si stanno interrogando nel mondo; sul Sinodo e sulla decisione del sinodo riguardo alla possibilità di benedire coppie dello stesso sesso viene pubblicata nella sezione Documentazione Ecumenica, le parole di mons. Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo.
 Questo numero è stato chiuso il 1 settembre, il giorno nel quale la Chiesa italiana celebra la giornata nazionale per la Salvaguardia del creato, che è stata istituita dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 2006; essa è diventata rapidamente un momento del calendario ecumenico proprio per la partecipazione ecumenica che ha segnato, fin dalle prime edizioni, questa giornata. Quest’anno l’incontro nazionale si è tenuto al Santuario di Pietralba, al termine di una “passeggiata” organizzata dalle diocesi di Belluno-Feltre, Bolzano/Bozen-Bressanone/Brixen, Como e Trento, con la partecipazione di mons. Mansueto Bianchi, neo presidente della Comissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI. Delle tante iniziative promosse a livello locale, spesso con la partecipazione di pù commissioni/uffici diocesani in collaborazione con le comunità cristiane non-cattoliche, talvolta con la presenza anche delle istituzioni civili, daremo di dare conto nel prossimo numero, anche se già in questo compaiono le notizie di alcuni di questi incontri per la salvaguardia del creato. Saremo quindi grati a tutti coloro che vorranno segnalarci programmi e iniziative. Sul tema della giornata viene pubblicato, nella sezione Documentazione Ecumenica, un intervento di mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana, che illustra le peculiarità della giornata per la Salvaguardia del creato collocandoli nell’orizzonte più vasto delle scelte fondamentali della Chiesa per la costruzione di un mondo nel quale il “salvaguardare” e il “custodire” non siano semplicemente degli slogan ma degli stili per la vita quotidiana di ogni uomo e di ogni donna. Il mese di settembre è ricco di convegni ecumenici internazionali, tra i quali ricordiamo il XVIII incontro di spiritualità ortodossa, promossa dalla Comunità di Bose, ma anche di date che invitano a riflettere sulla dimensione del dialogo; infatti, oltre alla già ricordata giornata nazionale per la Salvaguardia del Creato, si è tenuta la Giornata europea per la cultura ebraica, che è un’occasione per conoscere sempre meglio i “fratelli maggiori” e per combattere ogni forma di antisemitismo, e, quest’anno, si è caduta la conclusione del Ramandan, che, in molte città, è stato vissuto con la partecipazione di cristiani che hanno voluto testimoniare un’amicizia che è cresciuta in questi ultimi anni nella comune volontà di trovare delle forme di dialogo con le quali sconfiggere pregiudizi e intolleranze. Nel mese di settembre si svolgerà anche il viaggio di papa Benedetto XVI in Gran Bretagna, un viaggio di grande rilievo per il dialogo ecumenico, alla luce della situazione dei rapporti tra Roma e Canterbury, delle difficoltà della Chiesa di Inghilterra e della beatificazione del cardinale  John Henry Newman.
 Infine vorrei segnalare che le iscrizioni per i master (Dialogo interreligioso e Memoria ecumenica),  promossi dall’Istituto di Studi Ecumenici san Bernardino di Venezia per l’anno accademico 2010-2011, sono aperte fino al 25 settembre 2010.
 
 
Riccardo Burigana
Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia
Venezia,  1 settembre
 
 
 
 

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