UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate – n.8/ 2013

Quest’oggi, cari fratelli e sorelle, vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace! È il grido che dice con forza: vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato
4 Settembre 2013
«Il grido della pace»
«Quest’oggi, cari fratelli e sorelle, vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace! È il grido che dice con forza: vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato»: con queste parole papa Francesco si è rivolto al mondo il 1° settembre, prima della recita dell’Angelus, per invocare la pace in un momento nel quale la situazione in Siria sembra essere giunta a un punto tale da determinare un nuovo intervento militare nella regione, aggiungendo così ferite a ferite, morti a morti. Di fronte a questa prospettiva, papa Francesco ha rivolto l’invito a tutti, soprattutto ai cattolici, per dedicare una giornata, il prossimo 7 settembre, alla preghiera e al digiuno per la pace, così da dare un segno concreto di quanto i cristiani non solo siano contrari alla guerra, ma di quanto debbano essere impegnati per la costruzione della pace attraverso il dialogo. La centralità del dialogo nella testimonianza quotidiana della fede in Cristo costituisce uno degli elementi centrali del magistero di papa Francesco, come dimostrano tanti suoi interventi, come quelli durante la Giornata Mondiale della Gioventù, che può essere considerato «un viaggio programmatico», come ha scritto Giovanni Maria Vian, direttore de «L’Osservatore Romano», in un editoriale che viene qui riprodotto, insieme a due tesi di mons. Elio Bromuri e a una riflessione di mons. Gualtiero Bassetti, vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, sul valore delle Giornate di Rio per la Chiesa. L’invito al dialogo è centrale anche nelle relazioni con le altre religioni; da questo punto di vista particolarmente importante è stato il fatto  che papa Francesco abbia voluto firmare lui stesso il messaggio per la conclusione del Ramadan, modificando così una recente tradizione per la quale il messaggio, che si può leggere nella sezione Documentazione Ecumenica, insieme alla preghiera dell’Angelus del 1 settembre, veniva firmato dal Presidente e dal Segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Sempre nella sezione Documentazione Ecumenica viene pubblicata la lettera che mons. Diego Coletti, vescovo di Como, ha rivolto alle comunità musulmane, residenti nella diocesi di Como, proprio per la fine del Ramadan; si tratta di uno dei numerosi testi indirizzati alle comunità musulmane locali per l’inizio o per la fine del Ramadan da parte dei vescovi, da Mazzara del Vallo a Bergamo, con i quali si è voluto esprimere vicinanza spirituale e volontà di dialogo in perfetta sintonia con le parole di papa Francesco a proposito del dialogo interreligioso.
                Per quanto riguarda il dialgoo ecumenico in Italia il mese di settembre è caratterizzato dalla celebrazione della VIII Giornata nazionale per la Salvaguardia del creato; nell’ Agenda Ecumenica si può leggere il programma del incontro nazionale, promosso dalla Conferenza Episcopale, nelle diocesi di Assisi e Gubbio, con momenti di riflessione, confronto, condivisione e testimonianza. Sempre nell’Agenda Ecumenica  si possono trovare i programmi delle celebrazioni delle realtà locali, spesso caratterizzate da una dimensione ecumenica.
                In settembre è in programma la XXI Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa a Bose (4-7 settembre) che costituisce, da anni, uno dei momenti forti del dialogo per la conoscenza tra Occidente e Oriente; del convegno viene pubblicato il comunicato stampa di presentazione che mostra il livello di partecipazione e il rilievo del tema scelto quest’anno, Le età della vita spirituale. Sempre in settembre vanno segnalati altri due appuntamenti, il convegno in preparazione alla X Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Dio della vita guidaci alla giustizia e pace, Milano, 21 settembre) e l’incontro giovanile sulla testimonianza ecumenica nella società contemporanea (Essere cristiani insieme….Camaldoli, 27-29 Settembre).
                Nel mese di agosto il movimento ecumenico italiano fa memoria della scomparsa di due pionieri del dialogo ecumenico: mons. Alberto Ablondi, scomparso il 21 agosto 2010, e di mons. Pietro Giacchetti, scomparso il 6 agosto 2006; entrambi sono stati dei limpidi testimoni del dialgoo ecumenico, con pazienza, carità e tenacia, aprendo strade nuove che hanno consentito ai cristiani italiani di scoprire quanto già li univa. Proprio per fare memorie di questi due straordinari pionieri nella sezione Memoria Storica si può leggere un testo di mons. Ablondi sul Padre nostro, del 1973, e una lettera di mons. Giachetti al Sinodo Valdo-Metodista del 1996. Nei suoi lunghi anni di episcopato a Pinerolo mons. Giachetti non fece mai mancare la sua presenza al Sinodo Valdo-Metodista, spesso in silenzio; quest’anno mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione epscopale per il dialogo ecumenico e interreligioso, ha portato il suo saluto e ha risposto a alcune domande sullo stato dell’ecumenismo in Italia, come si può leggere nella sezione Rassegna Stampa.
        Infine, in appendice, a questo numero, si può leggere il programma delle iniziative, promosse dal Centro Padre Nostro di Palermo e da altre realtà, in occasione del 20° anniversario della scomparsa di Padre Pietro Puglisi, anniversario che acquista quest’anno un valore particolare dopo la cerimonia di beatificazione del prete parlermitano, il 25 maggio 2013.           
Riccardo Burigana
Venezia, 1 settembre 2013

ALLEGATI