UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 13/12 (2020)

4 Gennaio 2021

Perfettamente uno
«Padre Paul Couturier (1881-1953), pioniere cattolico del movimento ecumenico e in particolare
dell’ecumenismo spirituale, invocava la grazia della vittoria di Cristo sulle divisioni nella sua preghiera per
l’unità, che ancora oggi continua a ispirare i cristiani di diverse tradizioni»: secondo una tradizione, che si è venuta
consolidando nel corso degli oltre 130 numeri di «Veritas in caritate», si è soliti sottoporre a una comune riflessione
delle parole del pontefice in modo da ricordare quanto il cammino ecumenico sia radicato sul magistero ordinario
della Chiesa per rispondere a una chiamata, che viene da direttamente da Gesù Cristo, come viene delineata nel
Nuovo Testamento. In questo numero, con il quale si conclude un anno di sofferenza e di dolore, anche a causa della
pandemia, che è intervenuta, ovunque, accentuando, in molti casi, violenze e abbandoni, si è deciso di aprire
l’editoriale con una citazione da il Vescovo e l’unità dei cristiani: vademecum ecumenico, pubblicato il 4 dicembre, dal
Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità, dopo che, come si legge nello stesso Vademecum, il testo era stato
approvato il 5 giugno 2020, nel giorno nel quale si faceva memoria del 60° anniversario della sua fondazione.
Proprio per il rilievo del Vademecum ecumenico, non solo per il cammino ecumenico ma per la vita stessa della
Chiesa si è deciso di ripubblicarlo integralmente nella sezione Documentazione Ecumenica, dove si possono leggere
anche un intervento di papa Francesco sul dialogo, il messaggio di Natale del Consiglio delle Chiese cristiane di
Milano e dei Patriarchi e dei capi delle Chiese di Gerusalemme, oltre che la presentazione del sussidio per la
Settimana per l’unità dei cristiani e l’introduzione al sussidio per la Giornata per l’approfondimento dell’ebraismo.
Sempre sul Vademecum, sul quale il Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia sta pensando a un ciclo di incontri,
nel primo semestre del 2021, proprio per favorirne la conoscenza, ponendosi in sintonia con altre iniziative dello
stesso tipo, come quelle promosse dal Centro Ecumenico San Martino di Perugia, presieduto da Annarita Caponera,
si può leggere un primo commento nella Per una rassegna stampa sull’ecumenismo, che colloca questo testo nell’orizzonte
del presente del cammino ecumenico, sottolineando il carattere del Vademecum con il quale si vuole affermare
quanto è stato fatto dalla Chiesa Cattolica per l’unità in modo da far favorire la recezione dell’ecumenismo.
Nella Agenda ecumenica sono state inserite le prime informazioni sulle iniziative diocesane che animeranno la
Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico e la Settimana di preghiera per l’unità dei
cristiani; si tratta delle prime iniziative, tra le quali vanno segnalate quelle promosse dal Consiglio ecumenico delle
Chiese di Reggio Calabria, che da anni, anche grazie all’infaticabile e appassionata opera del diacono Enzo Petrolino,
porta avanti un dialogo ecumenico aperto a tutte le tradizioni cristiane. Nel prossimo numero di gennaio, che sarà
pubblicato in prossimità della Settimana di preghiera, sarà dato ampio spazio alle notizie sulle iniziative diocesani in
questo periodo che, pur essendo accompagnato, anche in questo tempo di pandemia, da tanti altri momenti di
approfondimento e di preghiera, rimane un momento centrale per il cammino ecumeniso. Sempre nel prossimo
numero tornerà anche la rubrica Leggere per…. che è stata sospesa in questo numero per problemi di spazio.
Quando questo numero era in fase di revisione è giunta la notizia della scomparsa del padre francescano Rubén
Tierrablanca González: messicano di nascita il 16 aprile 2016 papa Francesco lo aveva nominato vicario apostolico di
Istanbul e amministratore apostolico di Costantinopoli dei Greci, dopo che per anni il padre Rubén si era speso per
costruire un luogo di accoglienza e di dialogo a Istanbul secondo lo spirito di Assisi, riletto alla luce di una presenza
francescana che per secoli aveva testimoniato la gioia del dialogo, pur dovendosi confrontare con difficoltà e
problemi; il padre Rubén è stato un gioioso tessitore di relazioni tra uomini e donne, creando una rete che ha saputo
far scoprire la bellezza del dialogo nella generosità della condivisione. Come ha scritto Cenap Aydin, uno dei tanti
amici del Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, esperto di dialogo islamo-cristiano, padre Rubén era «un fratello,
un amico, un maestro per la vita e per il dialogo». Al padre Rubén e a tutti coloro che vivono nella sofferenza e nel
dolore il tempo della pandemia va la preghiera del Comitato di Redazione di «Veritas in caritate».
Nel rivolgere i più cari e fraterni auguri per un sereno Natale a tutti i lettori di Veritas in caritate, ai loro cari, alle
loro comunità si è pensato di riprendere le parole che papa Francesco ha rivolto, il 21 dicembre, nel tradizionale
incontro per gli auguri natalizi con la Curia Romana: «Conosce veramente Dio solo chi accoglie il povero che viene
dal basso con la sua miseria, e che proprio in questa veste viene inviato dall’alto; non possiamo vedere il volto di Dio,
possiamo però sperimentarlo nel suo volgersi verso di noi quando onoriamo il volto del prossimo, dell’altro che ci
impegna con i suoi bisogni. Il volto dei poveri. I poveri sono il centro del Vangelo. E mi viene in mente quello che
diceva quel santo vescovo brasiliano [Helder Camara] “Quando io mi occupo dei poveri, dicono di me che sono un
santo; ma quando mi domando e domando: ‘Perché tanta povertà?’, mi dicono ‘comunista’”».
Riccardo Burigana

Veritas in caritate